Musica d’arte e musica di consumo
 







Rosario Ruggiero




Formula vincente per la Libera Università Europea Terza Età Campania quella dell’omaggio a grandi autori o interpreti della canzone affidato alla voce di Pasquale Pirolli ed al pianismo di Pasquale Cirillo. Successo pieno, infatti, dopo gli appuntamenti dedicati a Renato Carosone, anche per l’ultimo incontro organizzato dall’istituzione presieduta da Maria Giovanna Romaniello, tutto incentrato su Domenico Modugno, artista dai numerosi volti, cantante, autore, attore teatrale e cinematografico, regista e uomo politico. Ha cantato in italiano ed in diversi dialetti, con varietà di temi (“Vecchio frac”, “Lu pisce spada”, “Amara terra mia”) e modi (come il discorso parlato introduttivo di “La lontananza”, o il dialogo tra canto e recitazione di “Piange… il telefono” e de “Il maestro di violino”) e giacché stile precipuo della L.U.E.T.E.C. è lo stimolo all’approfondimento culturale di cui l’evento spettacolo è sostanzialmente gradevole pretesto, domandaper nulla peregrina è: perché mai un personaggio così innovativo nel suo ambito, interessante ed efficace da meritare un monumento nella sua Polignano a Mare, non sconfina dall’ambito leggero per assurgere a ranghi più artisticamente qualificati e meno strettamente sociologici?
Per rispondere a questa domanda basterà già citare un episodio.
Autrice del testo della canzone “La lontananza” è Enrica Bonaccorti. Qualche tempo fa, nel corso di una trasmissione televisiva condotta da Paolo Limiti spiegò l’origine di quella canzone raccontando di un’estate della sua giovinezza riscaldata da un tenero sentimento per uno studente di poco più grande di lei. Questi, in procinto di partire, si accomiatò dalla giovane con la frase “La lontananza sai è come il vento, spegne i fuochi piccoli ma accende quelli grandi”. Fu il la ispiratore per la celebre canzone. Quello che però Enrica Bonaccorti diede l’impressione di non sapere è che quella suggestiva similitudine è reperibile facilmente tra lemassime di François de La Rochefoucauld. Insomma affermazione sicuramente sapida da parte dello studente, ma non certo parto originale del suo ingegno.
Così è la musica leggera e tanta parte della produzione di Domenico Modugno.
Gradevole, efficace, profonda, se vogliamo, ma “Amara terra mia” è originariamente un canto popolare abruzzese, le parole parlate che preludono alcune canzoni del noto cantante pugliese non sono altro che l’antico recitativo che precedeva l’aria d’opera, e la profondità di quell’asserto citato de “La lontananza” è, come si è detto, riflessione di un filosofo francese del XVII secolo.
Insomma, niente di nuovo sotto il sole.
Certo resta il merito della scelta, ma se i fratelli Wright sono considerati i pionieri dell’aviazione ed hanno fatto la storia dell’umanità è perché furono tra i primi a far sì che si sollevasse in volo un oggetto più pesante dell’aria con passeggero a bordo, anche se per pochi metri di altezza e di percorso. Un modernoingegnere aeronautico saprebbe certo fare meglio, ma la sua sarebbe solo applicazione di precetti altrui. Indubbia la competenza, discutibile la genialità.









   
 



 
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