La drammatica crisi valutaria che sta vivendo il Paese e le tensioni con l’Occidente per via della crisi ucraina: sono questi i temi più caldi che il presidente russo, Vladimir Putin, affronta davanti a più di 1200 giornalisti accreditati per l’annuale conferenza stampa. E proprio contro l’Occidente il capo del Cremlino ha usato toni forti: "Vogliono che l’orso stia seduto tranquillamente e mangi il miele, ma tentano di metterlo in catene, di togliergli i denti e gli artigli e impagliarlo". Il presidente tenta di dare segnali di ottimismo: "La nostra economia uscirà dalla situazione attuale in due anni". Ripresa in due anni. "La crisi è provocata da elementi esterni", ha detto il presidente, sottolineando che la Banca centrale sta assumendo misure adeguate. "La Russia ha riserve di denaro sufficienti, il rublo si riprenderà". Secondo il presidente, la Banca centrale "non deve bruciare le proprie riserve insensatamente" o "rinunciarealle riserve in oro" e ha invitato la Russia a pazientare di fronte alle attuali montagne russe della moneta, perché è in atto una "ristrutturazione dell’economia". Entrate più alte delle spese. Nonostante la turbolenza dei mercati finanziari, con il rublo crollato negli ultimi giorni, le entrate dello Stato saranno più alte delle spese. Secondo i dati snocciolati dal presidente, nel 2014 il Pil sarà dello 0,6%, ha detto Putin. Liquidità ridotta. "Nella seconda metà del prossimo anno la situazione migliorerà. Per stabilizzare il rublo potremmo ridurre la sua liquidità": è questa la ricetta del capo del Cremlino: "Bene ha fatto la Banca centrale ad aumentare gli interessi. Altre misure sono di responsabilità del governo, come i prezzi degli idrocarburi o dei prodotti alimentari. Abbiamo il polso di produttori e distributori e un attentato controllo deve essere portato avanti dal servizio federale antimonopolio". Nuovo nuro Nato. Nonostante la disponibilità da parte della Russiadi lavorare insieme, nonostante il muro di Berlino sia crollato, "si costruiscono nuovi muri. L’espansione della Nato non è forse un muro, un muro virtuale?", ha detto il leader del Cremlino. "I nostri partner si credono un impero, ci vogliono vassalli", ha aggiunto. "Servirebbe invece un solo spazio umanitario di libertà e di commercio. La situazione attuale ci spinge solo a lavorare di più per creare migliori condizioni per il mondo dell’imprenditoria. Dobbiamo anche lavorare per il maggiore sviluppo delle regioni più periferiche, come quelle orientali. E dobbiamo smettere di usare le agenzie federali per punire quelli che non ci piacciono". Crimea. Non c’è connessione tra la crisi economica e la questione della Crimea: "La crisi economica non è il prezzo che stiamo pagando per la Crimea, ma lo stiamo pagando per il mantenimento dell’unità del nostro Paese - ha spiegato Putin -. Quelli che si dicevano i nostri partner all’Occidente erano gli stessi che sostenevano iterroristi nel nord del Caucaso. Possiamo definire questi dei partner? Noi dobbiamo mantenere la nostra sovranità e la nostra indipendenza". Crisi ucraina. Rispondendo a domande sulla crisi ucraina, Putin si è detto certo che il presidente ucraino Petro Poroshenko vuole una soluzione pacifica e ha aggiunto che il governo ucraino e i ribelli filorussi dovrebbero condurre un rapido e "completo" scambio di prigionieri prima di Natale. Non la pensano così, però, le altre forze presenti in Ucraina. Putin ha quindi chiesto al governo di Kiev di rispettare l’accordo di pace siglato a settembre, garantire l’amnistia ai ribelli e offrire ampi diritti ai residenti del Donbass. Putin è certo che le "operazioni condotte da Kiev" proprio nel Donbass, l’est ucraino dominato dai ribelli filorussi, "sono punitive". E ha aggiunto che coloro che combattono nella zona a fianco dei ribelli "perché guidati dai loro cuori, non sono mercenari". Il blocco che Kiev sta tentando di mettere in atto sulDonbass, ha aggiunto "fallirà". Poi ha insistito sul fatto che l’Ucraina deve rimanere un soggetto politico unico. Pilota ucraina detenuta: "Rilasciata solo se innocente". La pilota ucraina Nadezhda Savchenko, detenuta poiché indagata per la morte di alcuni giornalisti russi della tv statale, uccisi mentre svolgevano il loro lavoro nel Donbass, sarà rilasciata solo se sarà dimostrato che è innocente, ha detto Putin. La Savchenko, secondo Kiev si trova in condizioni di salute preoccupanti. Conferenza fiume. Si tratta della decima grande conferenza annuale per il capo del Cremlino. L’ultima, nel 2013, era durata oltre 4 ore, con più di 70 domande e una conclusione con colpo di scena: quando già i giornalisti stavano uscendo dalla sala, il leader del Cremlino ad alcuni reporter che lo avevano avvicinato annunciò la grazia all’ex uomo più ricco di Russia e prigioniero politico numero uno del Paese, Mikhail Khodorkovski, dopo 10 anni di detenzione. Il record di durata della conferenzaè stato toccato nel 2008, quando Putin ha risposto a 106 domande per quasi cinque ore. Proteste e fermi. Non sono mancate le proteste fuori dall’edificio in cui il presidente russo sta tenendo la conferenza stampa. Otto persone sono state fermate dalla polizia nei pressi nel centro congressi per un’azione di protesta non autorizzata contro Putin. "Volevamo fare una conferenza stampa alternativa ponendo a Putin le domande che nessuno gli fara", ha spiegato un o dei dimostranti, Ievgheni Levkovich.repubblica
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