Chiesto il processo per Standard&Poor’s e Fitch
 











La procura di Trani ha chiesto il rinvio a giudizio di 5 dirigenti dell’agenzia Usa di rating Standard&Poor’s ed altre 2 di quella franco-statunitense Fitch con l’accusa di manipolazione del mercato e di abuso di informazioni privilegiate. Al contrario il Pm Michele Ruggiero ha chiesto l’archiviazione per i responsabili di Moody’s la prima agenzia del settore per la quale, in passato, Mario Monti aveva svolto attività di consulente.
Come del resto aveva fatto anche per la Goldman Sachs, la nota o famigerata banca d’affari che da più di due decenni esercita una nefasta influenza sulle nostre vicende politiche ed economiche.
Questa precisazione è necessaria per identificare gli attori in scena e comprendere quali siano gli interessi che ruotano intorno alle agenzie di rating che offrono consigli di investimento ad una numerosa e variegata clientela che paga per riceverli. Consigli di investimento, o al contrario dissuasioni dal farlo, cheriguardano titoli di società industriali o finanziarie, pure banche, quotate sui mercati internazionali ma anche titoli pubblici. Nell’uno e nell’altro caso le società di rating rilasciano un giudizio sulla solidità patrimoniale di questo o quel soggetto economico, sulla sua solidità finanziaria, ossia sulla capacità di pagare gli interessi e corrispondere i dividendi.
E infine un giudizio sulle prospettive economiche future, il cosiddetto “outlook”.
Sulla carta l’attività delle società di rating, le tre finite sotto inchiesta sono quelle che fanno il mercato, è una attività meritoria perché si offre un servizio ad una clientela che non dispone di strumenti adatti per effettuare in proprio un rating su un titolo o su una azione. Clienti che possono essere società finanziarie non quotate, fondi di investimento o fondi pensione, sempre alla perenne ricerca di un investimento che assicuri un rendimento decente che non faccia evaporare il patrimonio proprio.
Ma gli imprevisti sonosempre dietro l’angolo considerato che i rating vengono stilati da funzionari che, seppure esperti del settore, possono pure prendere delle cantonate e non essere in grado di leggere i bilanci o le relazioni semestrali di una società. Leggere insomma non solo quello che emerge dalla aridità dei numeri ma anche quello che viene nascosto. E molto spesso i giudizi delle agenzie sono risultati campati in aria, sia pure dati in buona fede.
Altro succede quando le suddette agenzie rilasciano giudizi più che positivi sullo stato finanziario e patrimoniale di un soggetto economico del quale è evidente anzi è eclatante lo stato di dissesto. E’ quanto ha fatto Moody’s nel 2007 garantendo la sua clientela della solidità di un colosso come la Lehman Brothers, storica banca d’affari e di speculazioni di Wall Street, che ha appunto si trovava sull’orlo del fallimento. Un dissesto contro il quale nulla ha potuto fare nemmeno un maggiordomo di Wall Street come Barack Obama che invece ha trovato iquasi 10 miliardi di dollari per salvare gli “amici” di Goldman Sachs. Dal che consegue che i rating emessi non sono necessariamente dati in maniera indipendente ma risentono di legami non scritti, ma in ogni caso, indissolubili con tutta una serie di gruppi “amici” dei quali non ci si può permettere di parlare male.
Se questo è lo scenario per i titoli di società private, ben diversa è la questione per quanto riguarda i titoli pubblici emessi dai Paesi dell’area dell’euro. In particolare quelli che, a causa del loro alto e storico debito pubblico, si trovano in seria difficoltà e sono costretti ad adottare politiche economiche all’insegna dell’austerità. Misure che, su imposizione della Commissione europea, della Bce e dei Paesi “sani” dell’Unione, contemplano tagli di spesa per ridurre debito e disavanzo pubblici, con l’aggiunta di misure ultraliberiste per aiutare le imprese e per attirare capitali esteri. Come il lavoro reso più precario.
Ed è qui che casca l’asino. Perché èormai assodato che le società di rating, in particolare quelle Usa come Moody’s e Standard&Poor’s, hanno attivato una strategia convergente per colpire sempre e comunque la credibilità di titoli di Paesi come Spagna ed Italia. Si emettono così giudizi che prescindono dalla politica economica varata da questo o quel governo e che addirittura la ignorano, anche se essa sta andando nella direzione ultra-liberista chiesta dagli usurai internazionali. Così, se un titolo come i Btp decennali o i Bonos Spagnoli, viene declassato, il valore di mercato calerà vistosamente, e quel Paese incontrerà maggiori difficoltà nel collocarli sul mercati finanziari. E per farlo dovrà alzare i tassi di interesse sulle future emissioni. In tal caso dovrà rivedere tutti i propri piani finanziari futuri. L’obiettivo delle società di rating risulta così nei fatti quello di colpire l’euro attraverso l’indebolimento di due suoi Paesi membri. E’ una attività fatta per conto degli Usa che non vogliono vederemesso in pericolo il ruolo del dollaro come moneta di riferimento nelle transazioni internazionali. Nel caso dell’Italia rappresenta una ulteriore pressione per spingere il governo a vendere la quota ancora pubblica delle aziende pubbliche come Eni, Enel e Finmeccanica.
Standard&Poor’s non ha accolto bene la richiesta del Pm di Trani e ha definito le accuse “totalmente infondate”. Noi ha rivendicato la società, forniamo opinioni indipendenti sul merito di credito, secondo metodologie che sono pubbliche e trasparenti e sono applicate in modo coerente in tutto il mondo. Dal punto di vista procedurale, i 7 accusati, tutti tranne un italiano sono funzionari esteri, avranno 20 giorni per chiedere di essere sentiti o presentare memorie difensive. Poi il Gup deciderà sul rinvio a giudizio. L’inchiesta della Procura di Trani era stata avviata dopo gli esposti delle associazioni dei consumatori per gli attacchi speculativi contro i Btp, conseguenti alla diffusione nello scorso luglio, amercati aperti, di una nota, di S&P che criticava la manovra finanziaria del governo italiano, prima della sua pubblicazione ufficiale.  Filippo Ghira

 









   
 



 
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