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Blitz del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza nell’Asl 1 di via San Secondo a Torino e all’ospedale San Luigi di Orbassano. Sei persone sono state arrestate, altre tre sono ai domiciliari, 16 sono indagate a piede libero. Figurano nell’elenco il direttore di struttura complessa Tc poi diventato direttore dell’ufficio tecnico dell’ospedale San Luigi di Orbassano, un suo collaboratore e quattro titolari o rappresentanti di imprese partecipanti a gare d’appalto. Ai domiciliari sono finiti invece un altro collaboratore del direttore, il componente di una commissione aggiudicatrice dell’Asl, nonchè imprenditore, e il legale rappresentante di un’altra impresa che ha partecipato alle gare.
Le accuse per loro ora sono pesanti: associazione a delinquere finalizzata a una serie di delitti di corruzione, turbativa d’asta, di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, falso ideologico in atti pubblici, frode nelle pubblicheforniture e danneggiamento di sistemi informatici. Nelle perquisizioni sono stati impiegati più di 80 finanzieri.
Chiamparino: "In sanità appalti fuori controllo"
Sono state anche eseguite 23 perquisizioni in abitazioni e uffici pubblici e privati nelle province di Torino, Genova, Milano e Parma. L’operazione non è passata inosservata e gli uffici dell’Asl 1, nel centro di Torino, sono in subbuglio. L’inchiesta, si legge in un comunicato del capo della Procura della Repubblica di Torino, Armando Spataro, riguarda una serie di appalti aggiudicati in modo fraudolento grazie a "amicizie" e interessi reciproci tra imprenditori e dirigenti dell’Asl. Due anni di indagini sono stati necessari per mettere in luce la fitta trama intessuta dai protagonisti del caso che si occupavano esclusivamente delle gare per la realizzazione di impianti audio in Asl, ospedali, musei e biblioteche. Sono nove gli appalti sospetti: quello per gli impianti audio del pronto soccorso, radiologia e Cupdell’ospedale Martini; quello per il Dea del San Luigi; quello per la biblioteca civica torinese, del Museo del Paesaggio di Magliano Alfieri e del Teatro Zandonai di Rovereto. Buon peso, una fornitura di cuffie per la Asl 1.
Il meccanismo per aggiudicare le gare era semplice quanto ingegnoso: chi bandiva il concorso specificava le caratteristiche di un impianto prodotto al mondo da una sola azienda, la Audiolinlk Srl. La quale però non partecipava direttamente alla gara, ma lo faceva appoggiandosi ad aziende amiche che presentavano offerte al ribasso aggiudicandosi gli appalti a turno.
Dirigenti e loro collaboratori accusati di corruzione si accontentavano di qualche regalie e nel caso di uno di loro era bastata una promessa: un posto di lavoro per la figlia.
E’ invece dei giorni scorsi invece l’acquisizione di documenti sul caso della figlia del direttore del personale e degli affari generali assunta come collaboratore esterno nell’ambulatorio di psicogeriatria in qualità di"psicologa esperta in valutazioni neuropsicologiche di soggetti ultra 65enni che accedono per la prima volta al dipartimento di salute mentale". La Finanza sta ancora esaminando la documetazione raccolta.
"Le indagini sono in corso, sappiamo soltanto che si tratta di servizi di telefonia", commenta il direttore generale dell’Asl To1 Giovanna Briccarello. Che per ora si limita a ricostruire il percorso degli ultimi anni di Silvano Nieddu, responsabile della struttura complessa di telefonia e informatica: "Ad inizio 2013 era andato a lavorare per la Federazione guidata da Gian Paolo Zanetta e con la fine delle Federazioni decretata dal Tavolo Massicci era passato al San Luigi "anche perché - spiega Briccarello - con gli accorpamenti che stavamo facendo rischiava di perdere la struttura complessa". Per ora la direttrice dell’azienda non aggiunge altri dettagli: "Se sapessi quali sono le accuse potrei dire se in qualche modo avevamo avuto dubbi che ci fossero illeciti ma nonessendone a conoscenza non saprei dire". Federica Cravero, Sara Strippoli- Ottavia Giustetti,repubblica
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