Nel Milleproroghe le correzioni su regimi minimi Iva, ma non sugli
 











Il governo interverrà sulla questione dei ’minimi Iva’ con un emendamento al decreto legge Milleproroghe, all’esame alla Camera nelle commissioni Bilancio e Affari costituzionali. Lo hanno annunciato in una conferenza stampa a Montecitorio i relatori al provvedimento Maino Marchi (Pd) e Francesco Paolo Sisto (Fi). La proposta di modifica dovrebbe prevedere la proroga per un anno del precedente regime fiscale agevolativo o la possibilità di scelta tra il vecchio sistema e quello introdotto con la legge di Stabilità 2015.
Minimi Iva. Sulla questione si sono sollevate le proteste fortissime dei professionisti, soprattutto giovani. In estrema sintesi, il nuovo quadro sarebbe stato particolarmente penalizzante rispetto al passato: per gli esercenti attività di impresa, arti e professioni in forma individuale, la Stabilità prevede un regime forfettario di determinazione del reddito da assoggettare ad un’unica imposta sostituiva diquelle dovute, con l’aliquota del 15%. Fino ai ’vecchi minimi’, il 5% era garantito per cinque anni a patto di essere under 35 anni. Per di più, se prima i freelance potevano garantirsi l’accesso al regime agevolato con un fatturato fino a 30mila euro, con le nuove norme si sono visti abbassare il tetto a 15mila euro. Per i commercianti, invece, il tetto è salito da 30 a 40mila euro.
Sull’Iva, ha spiegato Marchi, ci sono diversi emendamenti dei deputati che guardano sia ai minimi sia alla proroga dei contributi al 27%: "L’orientamento del governo è relativo a un intervento sui minimi" (e non quindi sui contributi). Si sta ragionando su due ipotesi, "o prorogare la normativa precedente o consentire la scelta" tra il vecchio regime (al 5%) e il nuovo (al 15% ma senza limiti, né di durata né di età).
Sfratti. Quanto agli sfratti, in un primo tempo è emersa l’intenzione di ragionare su una mini-proroga di tre mesi. Ma il ministro delle Infrastruttura, Maurizio Lupi,ha poi chiarito: "Nessuna proroga o mini-proroga degli sfratti". Piuttosto, "si sta studiando una norma che tuteli i nuclei familiari che rientrano in quei casi di sfratto per fine locazione di particolari categorie di inquilini". Quest’anno, il testo originale non ha contemplato il ’tradizionale’ allungamento dei tempi per gli inquilini che si ritrovano con il contratto di affitto scaduto. Un diritto che veniva riconosciuto alle famiglie con determinati limiti di reddito e in difficoltà per avere a carico persone malate o più figli piccoli. Secondo il Sunia, il sindacato degli inquilini, "30 mila famiglie rischiano lo sfratto" con questa situazione.
Fuga dei cervelli e altre misure. Tra le modifiche proposte dai relatori al Milleproroghe, c’è anche la proroga di due anni degli incentivi per il rientro dei cervelli e l’innalzamento dell’anticipo sugli appalti al 15% per rispondere ai problemi di liquidità delle impresem anche dopo l’introduzione dello split paymentdell’Iva nei confronti della Pubblica amministrazione. Il pacchetto dei relatori, ha riferito sempre Marchi, contiene anche proposte "sui giudici di pace, sulle gare del gas e sulla titolarità delle farmacie".
Rate Equitalia. Un tema forte riguarda la riapertura dei termini per accedere alla rateazione delle cartelle Equitalia anche per quelle imprese che sono decadute dal diritto. Le imprese interessate da un piano di rateazione che hanno perso il beneficio per un ritardo dei pagamenti "per ragioni legati alla crisi" potranno chiedere di accedere a un nuovo piano di rateazione con Equitalia di durata "fino a un massimi di 72 rate mensili". Si prevede la proproga della possibilità di richiedere la concessione di un nuovo piano di rateazione, "dal 31 luglio 2014 al 31 luglio 2015".
Grillo: muriamo Equitalia. Proprio contro l’agente della riscossione è partita oggi la campagna del M5S, lanciata con l’hashtag #MuriamoEquitalia da Beppe Grillo, cheha già chiesto la sua soppressione. "Non ci fermeremo. Se dovesse essere necessario, mureremo l’ingresso delle sedi per non permettere alle cartelle pazze di uscire dagli uffici", assicura oggi il blog di Beppe Grillo. "Sappiate - informa - che da qualche giorno Equitalia ha anche il profilo Twitter che, tengono a precisare, ha solo uno scopo informativo e non di assistenza diretta. Però, se volete, ricordategli che l’hashtag #AbolirEquitalia è anche una vostra priorità. Questo è il primo post dedicato a Equitalia, l’ultimo sarà quando chiuderà. Nei commenti inserite la storia delle vostra esperienza con Equitalia, per chi ha avuto la sfortuna di averla". repubblica









   
 



 
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