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Salumi biologici? No erano suini allevati tradizionalmente: 28 indagati
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Salumi venduti come biologici ma in realtà provenienti dalla lavorazione di suini allevati in modo convenzionale. La procura di Torino ha chiuso un’inchiesta che vede indagate 28 persone per associazione per delinquere finalizzata alla frode in commercio e al falso. I carabinieri del Nac di Parma coordinati dal pm Raffaele Guariniello, hanno scoperto decine di migliaia di capi che l’organizzazione avrebbe fornito a ditte specializzate in cibi biologici italiane e straniere ignare di tutto. Secondo gli investigatori del nucleo antifrodi dei carabinieri di Parma, i capi non sarebbero stati allevati come si faceva credere in un’azienda agricola certificata, con sede a Chiusa di San Michele, nel Torinese e che fa capo a uno degli indagati, ma in altre ditte sprovviste di certificazioni. I suini sarebbero stati poi caricati su camion e portati ai macelli di Mantova, Modena e Orvieto. Nel corso del tragitto, con la collaborazione di alcuniautotrasportatori, sarebbe stata effettuata la sostituzione dei documenti in modo da dimostrarne la provenienza da allevamenti certificati come biologici. I suini macellati venivano infine rivendute ad aziende come effettivamente biologici e pagati come tali. A un’azienda tedesca - ha accertato l’indagine - sono stati venduti 23mila capi. Secondo il pm Raffaele Guariniello, che verrà affiancato nel corso del processo dal collega Ciro Santoriello, a essere danneggiati sono stati i consumatori e le aziende venditrici dei prodotti. Gli indagati rischiano pene superiori ai sette anni di reclusione.r
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