“Scandaloso, giunta inserisce nuovo balzello da 47 euro per cure”
In risposta assessorato salute: Palesemente strumentale la polemica che sta montando
 











L’assessorato alle Politiche della salute precisa a riguardo della polemica che sta montando in queste ore sulla Delibera di Giunta Regionale che riguarda i day service, che “sorprende per il carattere palesemente strumentale che la caratterizza”. Il provvedimento che ha scatenato l’indignazione dei consiglieri di opposizione riguarda prestazioni che, per decreto ministeriale, sono definite “ad alto rischio di inappropriatezza se erogate in regime di ricovero”.
Già il Patto per la Salute 2010-2012 sollecitava le Regioni a individuare percorsi per il trasferimento di questi ricoveri in regime ambulatoriale. E, infatti, la delibera n. 1202 del giugno 2014 è il quarto intervento regionale in materia di trasferimento dei ricoveri nel setting ambulatoriale, a partire dall’introduzione del modello assistenziale del day service avvenuta nel 2009. Nel 2011 sono stati istituiti i primi quattro pacchetti ambulatoriali (per diabete,ipertensione, intervento di cataratta e decompressione di tunnel carpale), cui, si sono poi aggiunte, con successiva delibera, ulteriori 24 prestazioni.
Questi provvedimenti, che hanno consentito di portare il tasso di ospedalizzazione della Regione Puglia da oltre 200 a 164 in soli due anni - purtroppo ancora superiore al valore soglia previsto dalla griglia di valutazione LEA del Ministero della Salute – non sono stati ritenuti meritevoli di alcuna attenzione, pur prevedendo esattamente le stesse regole di applicazione della nuova delibera, che oggi viene così aspramente criticata. Sembra appena il caso di evidenziare che iniziative del tutto sovrapponibili sono state adottate in tutte le regioni, da ultima, nel febbraio di questo anno, in Campania, dove non risulta che alcun consigliere regionale, di governo o di opposizione, abbia gridato allo scandalo.
Sembra evidente che ciò che distingue l’adozione di questa delibera dalle precedenti tre è la sua prossimità alle scadenzeelettorali. Come dovrebbe ben sapere chi alimenta vuote e pretestuose polemiche, raggiungere gli obiettivi ministeriali sulla valutazione LEA corrisponde alla possibilità, per la Regione, di ottenere benefici premiali in termini di risorse aggiuntive per l’intero sistema. Ma soprattutto, come dicono le indicazioni ministeriali, e come hanno già dimostrato i provvedimenti precedenti, il trasferimento dei ricoveri inappropriati in regime ambulatoriale migliora la qualità dell’assistenza ed evita ricoveri inutili, con i disagi e i rischi che questi comportano; consente di allargare ai presidi territoriali l’offerta di prestazioni che prima potevano essere erogate solo in ospedale, di diminuire le liste di attesa, di incrementare la disponibilità di posti letto per le patologie acute e complesse.
E’ doveroso precisare inoltre che la scelta del regime di erogazione delle prestazioni è esclusivamente del medico specialista che valuta di volta in volta se ricoverare il paziente o attuareil day service. In più tutti i pazienti oncologici hanno l’esenzione ticket e quindi non ci saranno esborsi aggiuntivi per la chemio, che ha già registrato lo scorso anno 13.809 ricoveri a fronte di 59.254 prestazioni ambulatoriali. L’analisi dei dati del 2013, peraltro, evidenzia che il numero delle prestazioni per i DRG già trasferiti nel setting ambulatoriale aumenta (più 45.000 dal 2012 al 2013), mentre si riducono i ricoveri inappropriati (meno 20.000 solo per i 28 day service già attivati) e che i pazienti preferiscono recarsi presso le strutture che offrono la possibilità di effettuare le prestazioni ambulatoriali, piuttosto che limitarsi a ricoverare tutti. Il valore aggiunto del day service, infatti, è la reale presa in carico del bisogno di salute da parte dello specialista che inquadra il paziente e ne gestisce l’intero percorso, attraverso l’interazione con gli altri specialisti, senza frammentazioni e in tempi certi e definiti: e va reso merito agli operatori del nostrosistema sanitario, che hanno saputo interpretare correttamente l’introduzione di questo nuovo modello assistenziale, come dimostra il miglioramento di tutti gli indicatori sulla qualità dell’assistenza nella nostra regione.                                                                                                       “La Giunta Regionale introduce un nuovo balzello di ben 47 euro a carico dei pugliesi più in difficoltà e interessati anche da patologie gravi”. Così ilconsigliere regionale di Forza Italia, Giammarco Surico. “Con delibera di Giunta del 18/06/2014 n.1202 sui Service –prosegue- sono state modificate circa 109 prestazioni da ricovero, facendole diventare erogabili in ‘day service’. Ciò vuol dire che le prestazioni prima erogabili in regime di ricovero, e quindi senza necessità di pagamento di ticket, oggi sono erogabili esclusivamente in day service, con l’obbligo di pagare un ticket di 47 euro. Evidentemente, sono impazziti! Parliamo, infatti, di prestazioni come la chemioterapia, l’ernia inguinale e il distacco di retina, per citarne solo alcune. Non solo, quindi, i pazienti hanno aspettato per il ricovero per ricevere le cure e questo è saltato perché non più previsto, ma sono costretti anche a pagare 47 euro di ticket prima non dovuto. È veramente una questione scandalosa che qualcuno ha tentato o sperato di poter introdurre senza che ne venisse data notizia. Si continua a sperperare danaro pubblico senza controlli e prelevare soldidalle tasche di chi soffre. È inaccettabile –conclude- e su questo faremo veramente battaglia”.                                             La Regione nega il pagamento del ticket almeno per le patologie oncologiche: "Come è noto  -  dice il dirigente dell’assessorato alla sanità, Vincenzo Pomo  -  le patologie oncologiche con codice 048 sono esenti dal pagamento. E comunque le restanti esenzioni per patologia o per reddito valgono anche per le prestazioni ambulatoriali".
Una nuova spesa per i pazienti pugliesi. Con una delibera del 18 giugno scorso, la giunta regionale ha ampliato il numero di prestazioni da ricovero che devono essere erogate in day service, quindi a pagamento attraverso il percorso ambulatoriale. Un passaggio obbligato giàeffettuato dalle altre Regioni e previsto dall’ultimo patto per la Salute che ha individuato i 108 drg (raggruppamenti omogenei di diagnosi) potenzialmente inappropriati (tra cui ci sono prestazioni come cataratta, tunnel carpale, ipertensione, ma anche prestazioni per patologie oncologiche, ernia e distacco della retina).
"Prestazioni inappropriate  -  afferma l’assessorato regionale alla Sanità  -  perché il loro setting assistenziale più appropriato è quello ambulatoriale". In questo caso il ticket previsto è di 36,15 euro e che diventano 46 se sommati ai 10 euro previsti dallo Stato per la prescrizione di ogni ricetta. In pratica sarà il medico a decidere per ogni paziente quale percorso intraprendere, se il ricovero o invece il day service.
L’obiettivo è quello di ridurre il tasso di ospedalizzazione di ricovero ordinario, "Un tasso  -  è scritto nella delibera regionale numero 1202 del 18 giugno scorso -  che, per quanto decrescente, èancora al di sopra del valore soglia indicato nella griglia Lea (livelli essenziali di assistenza) del ministero della Salute. Pertanto, per allinearsi alle indicazioni ministeriali, occorre ridurre ulteriormente il numero dei ricoveri potenzialmente inappropriati, favorendo il passaggio ad un setting assistenziale diverso dal ricovero, ossia ambulatoriale".









   
 



 
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