Crisi, Fmi conferma la recessione per l’Italia
 











Economie avanzate in movimento mentre gli emergenti si raffreddano. Il tutto in un contesto di rischi praticamente immutati rispetto alla crisi finanziaria iniziata nel 2008 che potrebbero far precipitare il pianeta in scenari mai visti. E¡¯ questo, molto sinteticamente il quadro delineato dal Fmi nella bozza del World Economic Outlook (Weo), che taglia le stime per l’economia mondiale e fotografa un’Italia ancora in recessione nel 2013. La ripresa per il nostro paese ¨¨ rimandata al prossimo anno. E sar¨¤ comunque senza incrementi occupazionali apprezzabili. In sostanza, con il rallentamento del motore di paesi emergenti quali Cina, India o Russia, i pesi sembrano ribilanciarsi un po’ e l’asse della ripresa spostarsi leggermente a favore delle economie piu’ avanzate e in particolare degli Stati Uniti. Ma proprio dagli Usa arriva il primo rischio per la ripresa, visto che i mercati guardano con ansia alle evoluzioni della politicamonetaria americana, convinti che sia giunta a un punto di svolta. Il pericolo ¨¨ quello di una bolla speculativa davvero incontrollabile. Tutti attendono con preoccupazione gli effetti che l’inevitabile stretta sulla massiccia immissione di titoli da parte della Fed comportera’ per il resto del mondo.
Oltre ad un grosso problema di disoccupazione, "inaccettabilmente elevata", indicato dal Fondo soprattutto per le economie avanzate, e al profilarsi di nuovi "rischi geopolitici", c’e’ poi l’incognita Eurolandia dove il sistema finanziario e’ tuttora molto frammentato, una vera unione monetaria e bancaria stenta a partire, anche per le resistenze del paese leader, ovvero la Germania, e vanno completate le riforme strutturali. In questo caso, secondo il Fmi, siamo di fronte a un "elevato rischio di stagnazione". Fatte queste considerazioni, nell’ultima bozza del Weo gli economisti del Fondo hanno provveduto a ritoccare le proprie stime di crescita. In particolare la ripresa mondialequest’anno si fermera’ al 2,9%, ovvero 0,3 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni di luglio, mentre quella del 2014 salira’ al 3,6% (-0,2). Leggero ritocco all’in giu’ e’ stato previsto anche per gli Usa, con un +1,6% di Pil quest’anno (-0,1 punti rispetto alle stime di luglio) e un +2,6% il prossimo (-0,2 punti). Piu’ consistente il ridimensionamento per il blocco dei paesi emergenti e quelli in via di sviluppo: il pil 2013 crescera’ del 4,6%, ovvero 0,5 punti percentuali in meno rispetto alle precedenti attese, e quello del 2014 del 5,1% (-0,3). La Cina, in particolare, crescera’ quest’anno del 6,3% (-0,6 punti) e del 6,5% il prossimo (-0,5) e per l’India e’ atteso un +3,8% (-1,8 punti) e un +5,1% (-1,1).
Nessuna revisione al momento, invece, per l’area euro nel suo complesso (-0,6% nel 2013, +0,9% nel 2014). Anche le prospettive dell’Italia restano ferme ad un calo del Pil dell’1,8% quest’anno (pi¨´ o meno quello previsto dal governo mentre alcune previsionipessimistiche parlano di un -2%), con un ritorno ad una crescita dello 0,7% il prossimo. Tra i grandi partner di Eurolandia la recessione italiana quest’anno sara’ peggiore sia di quella spagnola (-1,6%) sia di quella francese (-0,2%). La Germania riscontrera’ invece una lievissima crescita, pari allo 0,2%. E mentre l’inflazione continua ad essere sotto controllo, per l’Italia, come per gli altri paesi europei, cattive notizie arrivano invece dal fronte dei senza lavoro. Da noi il tasso di disoccupazione salira’ quest’anno al 12,6% per poi ridursi un minimo, al 12,4% nel 2014. A livello di area euro nel suo complesso siamo invece su un 12,4% per entrambi gli anni. Tra le ricette per i governi, a quelli di Eurolandia il Fondo chiede di "rafforzare l’unione monetaria, con una forte unione bancaria", mentre i responsabili di Usa e Giappone dovranno mettere in atto dei forti programmi di aggiustamento di bilancio nel medio periodo.
Sulla situazione italiana ¨¨ intervenuta la presidentedella Camera Laura Boldrini. "Con il tempo l’austerita’ finisce per creare poverta’. E non lo dico io, sono gli economisti a dirlo. Ed e’ la storia delle grandi crisi a dirlo. Con una recessione che dura anni ci si impoverisce, ci si imbarbarisce, non si innova", ha detto Boldrini, parlando ai giovani pugliesi vincitori del bando regionale dei ’Principi attivi’ alla Fiera del Levante di Bari. "Veniamo da anni di austerita’ -ha aggiunto- e l’austerita’ rende ancora piu’ difficile innovare, perche’ sia le imprese che il settore pubblico la prima cosa che tagliano sono i nuovi investimenti, soprattutto quelli piu’ incerti e rischiosi, come sono considerati gli investimenti in ricerca e sviluppo". Fabio Sebastiani

¡¡









   
 



 
01-02-2016 - Perché gli Stati Uniti hanno deciso di distruggere il FMI?
08-11-2015 - Per gli italiani 8mila euro di tasse all’anno
02-11-2015 - Corte dei Conti contro l’8 per mille. "Pochi controlli, favorisce la Chiesa"
22-06-2015 - La stretta usuraia: eliminare il denaro contante
05-03-2015 - Un`Italia senza rappresentanza
27-02-2015 - Le Borse Ue guardano alla Germania: spread sotto quota 100 punti
16-02-2015 - Gli aiutini di Draghi alle banche usuraie
15-02-2015 - Cooperative, Guidi promette più controlli. Ma i tagli di Renzi fanno saltare revisioni
10-02-2015 - La mina derivati sull’Italia: esposta tre volte più della Germania
09-02-2015 - Tsipras smorza i toni: "L’accordo sul debito ci sarà". Juncker e Berlino lo gelano
04-02-2015 - Varoufakis da Draghi: "Incoraggiato". Tsipras: "Lavoriamo per accordo accettabile"
30-01-2015 - Sanatoria capitali al via: ecco il modello per aderire
19-01-2015 - La crisi raddoppia il patrimonio alle dieci famiglie più ricche di 20 milioni di italiani
14-01-2015 - “L’eurozona? Insostenibile. Tsipras valuti anche l’uscita dall’euro”
11-01-2015 - Ecco il piano Ue sulla flessibilità investimenti fuori dal Patto e meno tagli a chi fa le riforme

Privacy e Cookies