Tagli alla salute ma i soldi per le elezioni disgiunte dai referendum ci sono!
 











Almeno 300.000 pazienti italiani  affetti da degenerazione maculare senile con una visione al limite dei due decimi (quindi ancora autonomi e autosufficienti) sono stati “scaricati” dal Servizio Sanitario italiano che, per tagliare 130 milioni di euro di spese, ha deciso di non coprire più le terapie di mantenimento del loro residuo visivo. È quindi condannato alla cecità chi non ha i soldi per  proseguire in privato le cure, peraltro molto costose.
I tagli alle spese non valgono per tutti. Si sono infatti trovati facilmente ben 400 milioni di euro per far svolgere i referendum in data distinta da quella delle elezioni amministrative.
“Ma allora i soldi se si vuole ci sono, ci commentano i pazienti, per lo più anziani over 75” spiega Tiziana Fattori, Direttore Generale di Per Vedere Fatti Vedere, la onlus che ha lanciato in collaborazione con AnFaMiV onlus la Campagna di protesta “Io ho meno di due decimi…cura anche me!” rivoltaalle Istituzioni Italiane (AIFA, Ministero della Salute e in copia al Presidente Napolitano) affinchè garantiscano a tutti i pazienti maculopatici l’accesso indiscriminato alle cure, così come avviene negli altri Paesi sviluppati, e mettano subito a disposizione i 130 milioni necessari.
“Sono già stati inviati- prosegue Fattori- migliaia di fax e email di protesta (dal sito www.pervederefattivedere.it) non solo da pazienti italiani ma anche dalle associazioni di maculopatici di tutto il mondo aderenti alla AMD Alliance. Finora è stata presentata una interrogazione alla Camera ai primi di marzo dall’ on Coscioni (del PD) rivolta al Ministro Fazio che però ad oggi non ha risposto.  La nostra Campagna ha come obiettivo l’eliminazione dell’ attuale assurdo limite dei due decimi di visus per accedere alle cure contro la degenerazione maculare senile, una grave patologia oculare che colpisce un over 75 sutre e che porta alla perdita progressiva della vista, fino alla cecità. Al momento infatti, in Italia, la copertura da parte del SSN per le iniezioni intravitreali (unica terapia disponibile in grado di contenere l’evolversi della malattia) viene garantita solo ai pazienti con un visus superiore ai due decimi. Chi l’ha inferiore o è ricco e può pagarsi le intravitreali (il farmaco Lucentis costa circa 1.200 euro a fiala, il Macugen circa 600 euro) oppure è condannato alla cecità. L’Italia è l’unico Paese al mondo –conclude Fattori- ad avere posto per ragioni economiche questa limitazione che impedisce proprio a chi ne ha più bisogno di essere curato. Per chi è al limite dei due decimi, poter conservare il residuo visivo significa mantenere una vita ancora autonoma e dignitosa e per un anziano, che vive magari da solo, questo è davvero molto. Visto che si sono trovati 400 milioni pur di non accorpare le elezioni amministrative e i referendum, allora auspichiamo che si trovino subitoanche i 130 milioni per salvare la vista a 300.000 anziani”.
Si può aderire alla Campagna “Io ho meno di due decimi… cura anche me!” dalla pagina http://www.pervederefattivedere.it/campagna_degenerazione_maculare_senile/
da dove si può inviare la mail di protesta (precompilata) o un fax (scaricabile dal sito) ai numeri indicati.









   
 



 
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