Dubbi sulla raccolta dei rifiuti, blitz della Digos al Comune di Brindisi
 











Nuovo blitz della Digos al Comune di Brindisi. Gli investigatori hanno acquisito documentazione relativa al servizio di raccolta e conferimento dei rifiuti solidi urbani su mandato del pubblico ministero Marco D’Agostino. Il servizio in questione è da tempo oggetto di vertenze sindacali, contenziosi ed evidentemente anche la Procura ha deciso di vederci chiaro. Dopo una lunga e insanabile controversia con la Monteco infatti, la giunta guidata dal sindaco di Brindisi Mimmo Consales aveva deciso di affidare la gestione dei rifiuti alla ditta siciliana Aimeri alla quale era stata formalizzata l’assegnazione con una ordinanza sindacale “urgente” (la definizione di questo tipo di provvedimenti è “contingibile e urgente”). Immediatamente dopo l’emissione dell’atto, i tecnici comunali avevano censurato l’ordinanza che, per questioni tecnico-logistiche, avrebbero potuto compromettere l’adeguato svolgimento del servizio. In seguito al secondo buco nell’acquail sindaco ha firmato una seconda ordinanza affidando il servizio alla Ecologica pugliese di Capurso, entrata in servizio proprio in mattinata.
I lavori di Ecologica non sono iniziati sotto una buona stella, non solo per l’irruzione della Digos negli uffici comunali, ma anche perché all’apertura dei cancelli alle 6 del mattino, 23 lavoratori sono rimasti al palo. Nel passaggio da un’azienda all’altra infatti, solo 239 dei 263 operatori sono stati assorbiti nella nuova impresa, gli altri sono rimasti fuori malgrado i contratti a tempo indeterminato, e soprattutto senza nessun preavviso. La sorpresa ha creato agitazione ai cancelli dopo gli agenti di polizia si sono recati subito dopo l’inizio del presidio a sorpresa, la seconda tappa è stata nel Comune di Brindisi. La terza sorpresa è arrivata invece in via Spalato, dove la Monteco ha accatastato tutti i cassonetti prima di uscire di scena, lasciandoli per altro ingombri di rifiuti.
La questione Monteco e rifiuti era statasegnalata da Consales agli investigatori a caldo dell’attentato in cui è andata distrutta la sua auto. Il responsabile reo-confesso è stato individuato a sei giorni di distanza dal rogo, il gesto sembra frutto di un’iniziativa isolata da parte di un disoccupato in cerca di lavoro, disposto a ricorrere alle intimidazioni pur di ottenerlo. Ciononostante il clima complessivo non è tutt’altro che rasserenante, tanto che il prefetto ha deciso di affidare a Consales un uomo di scorta, come il sindaco stesso chiedeva a protezione di se stesso e della sua famiglia.Sonia Gioia,repubblica









   
 



 
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