Renzi, chiacchiere, fumo e incanto
 











Mentre galoppa e infuria la disoccupazione Renzi elemosina consensi all’estero. Conosciamo i tromboni di stato che parlano di apprezzamenti e nuove visioni dell’Italia, si tratta solo di dare in pasto all’opinione pubblica italiana le solite menzogne, le solite fabbricate bugie che reggono questa repubblica di argilla.
Questo governo crede che sparlando solo di riforme, si possano incantare gli italiani così come si fa con i serpenti e poi vendere fumo. Le riforme per essere vere, devono essere fatte e sino a questo momento, abbiamo visto solo proposte atte a creare malumori, diatribe politiche come il pasticcio del senato. Assisteremo a breve all’abolizione delle Province, ma nulla di nuovo, solo un gigantesco danno alla nazione, nessuna riforma atta a ridurre un minimo di spesa. Hanno solo iniziato a preparare il terreno per impedire al popolo di andare a votare, solo questa è la novità, tutto resta come prima perché chi gestirà “la cosa” sarànominato o andrà per diritto. Ritornando al Senato della repubblica, gli italiani pensavano che questa assurda seconda camera così concepita dalla resistenza e dai partigiani, sparisse o diventasse cosa utile alla nazione, per esempio una camera della rappresentanza delle categorie del lavoro e delle professioni, invece mentre si lascia credere che scompare, che verranno eliminati gli sprechi e ridotte le spese, ci ritroveremo con un’assemblea non eletta e inutile che avrà al suo interno persone imposte a vario titolo come il lascito di 21 nomine ogni quattro anni riservate al Re durante il suo mandato presidenziale.
Non finiranno mai di stupirvi.
La riforma apparente e inutile del senato, stravolge ogni logica, la stessa costituzione repubblicana, il diritto costituzionale, perché vede attore il potere politico e il potere esecutivo sostituitosi al potere legislativo. La democrazia e il potere al popolo, posto che esista, è altra cosa. A operare non è più il parlamento, anche seabusivo, opera e impone il governo, il presidente del consiglio, altro abusivo e il Re presidente.
Mussolini diceva che democrazia è quella di dare di tanto in tanto al popolo, l’illusione di essere sovrano, mentre la vera effettiva sovranità sta in altre forze talora irresponsabili e segrete. La democrazia è un regime senza re, ma con moltissimi re talora più esclusivi, tirannici e rovinosi che un solo re che sia tiranno.
Questi personaggi, hanno stravolto in peggio il loro stesso sistema, vanno avanti a colpi di stato continui e i governi con le sole votazioni a botta di fiducia. Purtroppo le opposizioni non sanno o non vogliono fare il proprio mestiere, fingono di strillare in televisione, sui palchi, sui giornali, ma sottobanco sono d’accordo in cambio del solito contentino.
Alcune volte, in la con la fantasia, sono convinto che se avessi il 10% dei consensi farei preoccupare i parassiti politici italiani e tutta l’Europa, con il 10% dei voti bloccherei questo stato dicose, costringerei io alla trasformazione svegliando dal comodo letargo i mestieranti che affollano la nostra nazione in ogni assemblea elettiva mandandoli a vita a casa. Mi chiedo come possano sopportare partiti con tanto di consensi come Forza Italia, i Grillino, ma anche i trasformisti di destra, questo stato di cose. Vi rendete conto che abbiamo una nutritissima opposizione come mai avuta in Camera e Senato che non sa fare il proprio mestiere.
Cosa significa senato delle autonomie, di quali autonomie stiamo parlando? Come sarà possibile conciliare questa assemblea con i mandati territoriali di ciascun membro? Saranno ben 127 fra presidenti di giunte regionali, sindaci dei capoluoghi di regione, presidenti delle province autonome di Trento e Bolzano, oltre a due consiglieri per regione. A questi si aggiungeranno i 21 amici degli amici di nomina Reale e gli ex senatori a vita che diventeranno membri a vita.
Come faranno a conciliare l’incarico visto e considerato che regioni ecomuni non funzionano e i loro responsabili già girano il mondo. Analizzate, si aboliscono le Province ma restano due esponenti delle Province autonome elevati anche a rango nazionale, che godranno di privilegi su privilegi in barba alle province scomparse, in barba alle province collocate nelle regioni a statuto speciale. Per non parlare dei privilegi diversi ai sindaci dei capoluoghi di regione, che non possono mica rappresentare i sindaci della regione di appartenenza. Comunque non potranno conciliare gli incarichi elettivi territoriali con questa assurda e inutile assemblea. Poi va inoltre considerato, che i sindaci costituiranno anche una “assemblea provinciale”. Come faranno questi superuomini. Cosa risparmierà lo stato, quale contenimento per la spesa pubblica se il costo giornaliero della macchina ex Senato resterà identico a quello attuale, sperando che sindaci e presidenti non si portino paggi al seguito. Alla luce delle spese che sappiamo servono ai membri eletti nelleregioni e nei comuni, non pensate che i costi di movimentazione e soggiorno dei componenti supererà gli attuali stipendi dei tanti ex senatori?
Perché devono restare i senatori a vita di ex nomina Reale?
Segue il controsenso della stessa ingarbugliata riforma, il cui presupposto principale è quello che non avrà potere decisionale e non avrà potere di voto. Controsenso e bugie giuridiche, perché si occuperà alla stregua della Camera che resta di riforme costituzionali, votando insieme a questa; potrà chiedere alla Camera che resta, di modificare le leggi; potrà intervenire anche su materie come la legge di bilancio e la Camera che resta, pronunciarsi a maggioranza assoluta.
Cosa significa tutto questo? Un pasticcio che incasina anziché eliminare o snellire. Una vera riforma, sarebbe stata l’abolizione delle Regioni sanguisughe dello Stato, non le Province.
Gli italiani auspicavano un cambiamento della legge elettorale, una modifica atta a far decidere all’elettore chi deverappresentarlo eliminando la truffa esistente, l’eliminazione delle centinaia di Enti inutili che succhiano il sangue della povera gente dal dopoguerra, inventati per sistemare inizialmente la manovalanza di chi ha partorito questa repubblica democratica e in seguito gli amici degli amici, vincitori di concorso.
Gli italiani, auspicavano l’abrogazione da subito e fattiva del finanziamento pubblico ai partiti politici e di ogni vitalizio o indennità particolare, elargita a chiunque abbia avuto incarichi elettivi fatta salva la pensione, calcolata come ogni comune mortale includendo fra i contributi personali i periodi per cariche elettive.
Matteo, questo è il cambiamento che vuole il popolo, le Tue sono solo chiacchiere, fumo e incanto.Antonio Rossini









   
 



 
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