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Patrimonio enorme per quantità, varietà, valore artistico e significatività sociologica e psicologica, la canzone classica napoletana deve la sua divulgazione anche a modalità particolari, come le “copielle”” e la “posteggia”, ma, soprattutto, a case editrici che, nei suoi tempi d’oro, ne hanno fatto autenticamente la storia. Tra queste, ultima superstite, La Canzonetta, oggi in vicoletto Berio, 20, ad un tiro di schioppo da quello storico Caffè Gambrinus che fu cornice alla nascita di alcuni indimenticabili capolavori come “’A vucchella” e “Voce ’e notte”. Fondata nel lontano 1901, oggi La Canzonetta si giova del lavoro di ben tre generazioni di titolari, Francesco Fedele, suo figlio Maio, ed il figlio di Mario, anch’egli Francesco, nonché della dotta consulenza di Antonio Sciotti, discendente dell’illustre Alberto Sciotti poeta, paroliere e commediografo. Nella sede, gloriosi cimeli fanno bella mostra di sé, né mancano facili riferimenti e preziose notizie storiche in rete informatica. Insomma, un’antica casa editrice che ha saputo adattarsi ottimamente alle penalizzanti trasformazioni epocali, sicché, unitamente alle ristampe di incliti capolavori del passato, sforna attualmente moderni cd, dischi in vinile, dvd e produce giovani artisti emergenti che seleziona in concorsi e valorizza con concerti ed incisioni. È così nata la serie discografica “Napoli Sound System” oggi alla terza incisione che alle voci più giovani affianca interpretazioni di acclarati interpreti. In definitiva, un chiaro, felice esempio di sapiente attualizzazione perché un glorioso passato continui tenacemente a sconfiggere, con successo, l’insinuante ingratitudine dell’oblio. |
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