Roberto Saviano contro Matteo Renzi: "L’Italia è come Game of Thrones. Si è chiuso alla società civile. Chi lo critica è gufo"
 











"Renzi si è chiuso alla società civile dopo la vittoria alle elezioni europee, sta parlando solo ai suoi. L’Italia è come Game of Thrones, un paese di contrade, come già diceva Guicciardini. Io faccio questo di mestiere: racconto, sollecito". Lo scrittore Roberto Saviano, dopo gli attacchi alle liste di De Luca, torna a criticare il premier e quanti lo hanno definito ’un gufo’. "Quindi critico, altro che gufo. Il Pd - conclude Saviano - non può rimanere nella logica per cui si dice signorsì o si sta gufando: bisogna crescere. Per farlo è necessario il muscolo del confronto".
Ha parlato anche dell’attualità politica Roberto Saviano, ospite a Milano della terza giornata di Wired Next Fest. A stimolare il suo intervento l’accusa di ’gufo’ che gli era stata rivolta: "Oggi cade il centesimo anniversario dell’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra e se si leggono i libri e i giornali dell’epoca si parlava spesso di disfattisti: la narrativa sui
’gufi’ è uguale - ha detto Saviano - il Pd deve uscire da questa logica di chiusura che è iniziata dopo le elezioni europee, prima Renzi era molto più aperto alle critiche e all’ironia".
Lo scrittore vede l’esempio più lampante di questa chiusura alla società civile nel sud, con una situazione in Calabria e Campania definita "disastrosa". Ma Saviano ha anche ribadito di non avere alcun interesse per ruoli politici: "A me importa solo la trasformazione culturale dell’Italia, per questo, pure fra molte critiche, partecipo a trasmissioni popolari come ’Amici’".
Dalla diffamazione al successo di Gomorra - La serie’, l’intervento di oggi di Roberto Saviano al Wired Next Fest di Milano è stato a tutto tondo. Prima di cominciare a parlare davanti a una grande platea, Saviano ha ricevuto il saluto del Premio Nobel per la Pace 2003 Shirin Ebadi, già ospite venerdì della rassegna milanese: "Da quando ho saputo di te ho capito quanto un giornalista possa essere importante per la salute
politica di una società - ha detto l’attivista iraniana - sei un ottimo esempio per tutti i giovani".
"Ascoltare queste parole è un vero onore - ha risposto Saviano - perché lei, come Ai Wei Wei in Cina o Yoani Sßnchez a Cuba, è stata attaccata dal regime non sui suoi temi, ma con accuse infondate di evasione fiscale". "La diffamazione cade nel tempo, ma sul momento vince, parla ai tuoi amici più che ai nemici che già ti odiano", prosegue lo scrittore. Chi esprime odio insultando sui social network ha comunque una funzione importante per Saviano: "Su internet viene più facile scrivere cattiverie, perché si possono sempre modificare o cancellare, ma se i ’lover’ ti fanno sentire a casa, gli ’hater’ hanno il merito di farti uscire di casa e incontrare altre persone e altri territori in cui puoi andare a comunicare".
Lo scrittore è intervenuto anche nelle vesti di autore della serie ’Gomorra’: "Dopo il successo un agente americano mi ha chiesto di ideare delle serie televisive: lì
adesso i produttori non comprano più i diritti dei romanzi ma quelli dei saggi". Il motivo è presto detto: "Una serie ha bisogno di dettagli e meccanismi e ci sono il tempo e il coraggio di spiegare, come ho cercato di fare in ogni episodio di ’Gomorra’, al cinema in un’ora e mezzo sarebbe impossibile".
Dalla serie alla parodia il passo è stato breve quando sul palco sono saliti anche i The Jackal, il gruppo di autori e attori di webseries satiriche che ha ottenuto grande attenzione con ’Gli effetti di Gomorra sulla gente’ che in un episodio ha visto la partecipazione dello stesso Saviano: "Li avevo contattati via mail per complimentarmi dopo il secondo episodio, e in quel momento mi hanno voluto coinvolgere - ha ricordato Saviano - è stata una bella esperienza personale e mi ha permesso di comunicare qualcosa a cui tengo molto, come fare la macchietta dei camorristi aiuti a svelare la loro postura".huffingtonpost.it