Ilva, ok a emendamento su soldi svizzeri dei Riva; 5 milioni per ricerca sui tumori infantili
 











La commissione Bilancio del Senato ha approvato l’emendamento del Governo che prevede la conversione in obbligazioni delle somme sequestrate ai Riva. L’emendamento, suggerito dal procuratore aggiunto di Milano Francesco Greco, faciliterà il trasferimento del miliardo e 200mila euro sequestrati ai Riva e attualmente fermi in conti svizzeri in attesa del via libera dei giudici di Zurigo. E, in base a un emendamento presentato in commissione Industria al Senato cinque milioni saranno stanziati per la realizzazione di un polo di onco-ematologia pediatrica nella provincia di Taranto. Secondo l’emendamento la Regione Puglia "al fine di una più efficacie lotta ai tumori, con particolare riferimento alla lotta alle malattie infantili" è autorizzata alla spesa di 0,5 milioni per l’anno 2015 e di 4,5 milioni per il 2016.
Lo stanziamento a favore di un polo di ricerca contro i tumori infantili, in particolare le leucemie, era stato annunciato dallo stesso
premier Matteo Renzi durante la conferenza stampa, seguita al Consiglio dei ministri della vigilia di Natale, quando venne varato il decreto salva Ilva. Lo stanziamento era poi scomparso dal decreto pubblicato in gazzetta ufficiale. Ora, un emendamento dei relatori, mantiene la promessa. La copertura della spesa, si legge nell’emendamento, è prevista mediante la corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto al "Fondo di riserva e speciali" della missione "Fondi da ripartire" dello stato di previsione del Mef per l’anno 2015.
Le commissioni riunite Industria e Ambiente del Senato hanno inoltre approvato l’emendamento dei relatori che prevede per le imprese dell’indotto Ilva l’accesso al fondo a sostegno delle Pmi per un ammontare fino a 30 milioni di euro. Le commissioni hanno anche approvato l’emendamento dei relatori che, riprendendo un emendamento di Laura Puppato (Pd), porta a 10 milioni di euro i fondi per la messa in sicurezza e
gestione dei rifiuti radioattivi in deposito nell’area ex Cemerad ricadente nel Comune di Statte in provincia di Taranto. Inoltre, per favorire "le imprese di autotrasporto e le piccole imprese (...) che vantino crediti nei confronti dell’Ilva spa per prestazioni svolte" prima della dichiarazione del passaggio dell’azienda in amministrazione straordinaria, è stato presentato un emendamento per lo stop fino al 20 dicembre 2015 ai pagamenti dovuti per cartelle esattoriali. Sospesi anche i versamenti dovuti per pagamenti erariali (Iva, Irpef, Irap ecc..) che scadono nel periodo compreso fra la data di entrata in vigore della legge salva Ilva e il 15 dicembre 2015. Per lo stesso periodo sono sospese le procedure esecutive e cautelari relative a questi tributi.
Tra le decisioni di oggi, anche il parere "non ostativo" della commissione Bilancio all’emendamento del Governo 3.1000 che prevede la possibilità per i Commissari dell’Ilva di "contrarre finanziamenti per un ammontare complessivo
fino a 400 milioni di euro, assistiti dalla garanzia dello Stato". L’emendamento così formulato permetterà a Cassa depositi prestiti di mettere a disposizione dell’Ilva un prestito ponte. Il finanziamento è finalizzato a interventi per ricerca, sviluppo, innovazione, formazione e occupazione.r