Varoufakis da Draghi: "Incoraggiato". Tsipras: "Lavoriamo per accordo accettabile"
 











Se c’è ancora qualcuno che dubita del peso ’politico’ di Mario Draghi, il governatore della Banca centrale europea, dovrà scioglierlo di fronte al suo ruolo nelle trattative tra la Grecia e i partner europei per arrivare a una nuova forma di sostegno per Atene in cambio di nuovi impegni di riforma.
Dopo Parigi, Londra e Roma, oggi il ministro greco dell’Economia, Yanis Varoufakis, ha fatto tappa a Francoforte per incontrare il presidente della Bce, Draghi, in un colloquio che lui stesso ha definito "fruttuoso". Dopo oltre un’ora di dialogo a Francoforte, Varoufakis si è detto "molto incoraggiato" da Draghi. "Abbiamo avuto - ha raccontato - una discussione e uno scambio fruttuosi" e tra noi, aggiunge, "c’è stata un’eccellente linea di comunicazione, che mi ha dato un grande incoraggiamento per il futuro". "La Bce - ha proseguito il ministro - è anche la Banca centrale della Grecia e farà tutto il possibile per aiutare gli stati membri dell’area
euro". Al governatore, Varoufakis ha voluto trasmettere il messaggio che il caso greco non può essere trattato come "business as usual" e cioè come tutti gli altri. Dal canto suo, Draghi ha chiarito il mandato della Bce e chiesto al nuovo governo di confrontarsi velocemente e in maniera costruttiva con l’Eurogruppo per mantenere la stabilità finanziaria, come dicono fonti Bce.
Intanto il premier, Alexis Tsipras ha fatto rotta su Bruxelles e Parigi, in un’altra giornata fitta d’impegni. Nella sede delle istituzioni comunitarie ha visto il presidente della commissione Ue, Jean-Claude Juncker, dal quale è stato accolto con un caloroso abbraccio. Tsipras ha anche fatto visita alla sede del Consiglio Ue per incontrare il presidente Donald Tusk e ha avuto un colloquio anche con Martin Schulz, presidente dell’Europarlamento. Una riunione straordinaria dell’Eurogruppo sulla Grecia potrebbe essere poi convocata per l’11 febbraio, alla vigilia del vertice europeo in programma a
Bruxelles.
Dalla sede delle istituzioni Ue, per bocca di Tsipras, sono arrivate altre parole di incoraggiamento: il premier greco si è detto "molto ottimista" dopo gli incontri con i presidenti di Commissione, Consiglio e Parlamento europeo. "Non abbiamo ancora un accordo ma stiamo andando nella giusta direzione" ha affermato in un punto stampa con Schulz, spiegando che c’è la volontà di "lavorare per un accordo reciprocamente accettabile". Ancora il leader di Syriza ha tranquillizzato dicendo che Atene intende "rispettare le regole", ma la richiesta è quella di "cambiare il quadro" delle regole del gioco.
Tusk è stato meno tenero: "I negoziati saranno difficili, richiederanno cooperazione e dialogo così come uno sforzo determinato da parte della Grecia". Giunto a Parigi, Tsipras ha incontrato Francois Hollande e poi sottolineato che la Grecia "Non è una inaccia per l’Europa". All’inquilino dell’Eliseo ha chiesto di svolgere "un ruolo preponderante, di garante" a favore della
crescita nella Ue. Dal leader parigino una risposta simile a quella ricevuta in tante cancellerie: "Serve solidarietà, ma Atene rispetti gli impegni".r