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Ecco il nuovo Isee, la chiave per le agevolazioni fiscali
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Nuovo Isee cardine di tutte le prestazioni sociali. Dal 2015 l’indicatore della situazione economica familiare diventa la chiave universale per l’accesso alle agevolazioni fiscali che riguardano casa e famiglia, alle prestazioni di sostegno al reddito in caso di perdita del posto di lavoro, ai bonus bebè per i nuovi nati e le famiglie numerose. Sul sito dell’Inps tutto è pronto per compilare la dichiarazione che consentirà di ottenere l’Isee. Indicatori diversi a seconda delle prestazioni. Una delle novità della riforma è la possibilità di ottenere Isee calcolati in maniera diversa a seconda della situazione del nucleo familiare, in riferimento alla presenza di figli minori, di genitori non sposati, o di soggetti disabili, in modo da facilitare l’accesso alle prestazioni sociali in maniera mirata. Gli Isee previsti dalla riforma sono infatti seguenti: Isee standard o ordinario, per la generalità delle prestazioni sociali e per tutte le agevolazioni di carattere fiscale a livello locale, ad esempio ai fini Imu, per le addizionali Irpef, per il pagamento della Tari, ma anche per il bonus gas e elettricità. In questo caso si tiene conto dei redditi di tutti i componenti del nucleo familiare come risultano dallo stato di famiglia; Isee Università, per la riduzione delle tasse di iscrizione e le borse di studio, che tiene conto dei redditi del nucleo familiare di appartenenza anche nel caso di studenti residenti altrove e quindi non presenti nello stato di famiglia; Isee Sociosanitario, per l’accesso a prestazioni quali assistenza domiciliare per le persone con disabilità e/o non autosufficienti, che si basa su un nucleo familiare ristretto (solo beneficiario, coniuge e figli se minorenni) o nucleo comporto dal solo soggetto disabile maggiorenne, anche se vive con i genitori. In questo modo l’accesso alle prestazioni è facilitato; Isee Sociosanitario-Residenze, per ricoveri presso residenze socio-sanitarie assistenziali - RSA, RSSA, residenze protette, strutture residenziali e semiresidenziali per le persone non assistibili a domicilio - che si può basare su un nucleo ristretto rispetto a quello standard, ma tiene conto della condizione economica anche dei figli del beneficiario non inclusi nel nucleo familiare; Isee Minorenni con genitori non coniugati tra loro e non conviventi, per le prestazioni agevolate rivolte ai figli, che prende in considerazione la condizione del genitore non convivente per stabilire se essa incida o meno nell’Isee del nucleo familiare del figlio; Isee Corrente, che consente di calcolare un Isee con riferimento ad un periodo di tempo più ravvicinato al momento della richiesta della prestazione nell’ipotesi in cui si verifichi la perdita del posto di lavoro. In questo modo si tiene conto dei redditi reali al momento della presentazione della certificazione. Isee anti-evasione: contro i furbetti del conto corrente Bonus bebè e bonus famiglie. L’Isee è necessario anche per poter richiedere le due nuove prestazioni previste dalla Legge di Stabilità per i nuovi nati e le famiglie numerose. Il bonus bebè è un assegno di 80 euro al mese, erogato a decorrere dal mese di nascita o adozione, e fino al terzo anno d’età o al terzo anno di ingresso nel nucleo familiare a seguito dell’adozione. Spetta solo a condizione che il nucleo familiare di appartenenza del genitore richiedente l’assegno abbia un Isee non superiore a 25.000 euro annui. Nel caso delle famiglie con quattro o più figli minorenni sono poi previsti buoni per l’acquisto di beni e servizi. In questo caso è richiesto un Isee non superiore a 8500 euro annui. Isee anche per il nuovo assegno di disoccupazione. L’Isee sarà discriminante anche per stabilire l’importo del nuovo assegno di disoccupazione, Asdi, previsto dal Jobs Act, e destinato ad essere versato agli ex dipendenti che hanno perso il lavoro e hanno fruito dell’indennità di disoccupazione per tutta la sua sua durata senza trovare un nuovo lavoro. L’assegno verrà riconosciuto a coloro che si trovano in una condizione economica di bisogno identificata dall’Isee. Come ottenere la certificazione. Per ottenere l’Isee occorre compilare la Dsu, ossia la dichiarazione sostitutiva unica che da quest’anno prevede che la gran parte dei dati vengano acquisiti direttamente da Agenzia delle entrate e Inps. La Dsu si presenta all’Ente che fornisce la prestazione sociale agevolata, ai Comuni, ai Caf o direttamente all’Inps in via telematica, in un’apposita sezione del portale. Il servizio di presentazione è attivo dal 2 gennaio e può essere utilizzato da tutti coloro che hanno già un Pin. Indipendentemente dal canale prescelto la Dsu contiene solo le informazioni autodichiarate, per cui viene rilasciata solo una ricevuta di avvenuta presentazione in quanto per il calcolo dell’Isee è necessario che si completi l’acquisizione degli altri dati da parte dell’Inps e dell’Agenzia delle entrate. Una volta raccolti questi dati l’Isee viene calcolato dall’Inps e reso disponile entro 10 giorni lavorativi. L’Isee ha validità dal momento della presentazione fino al 15 gennaio dell’anno successivo. In questo arco di tempo il sistema informativo tiene in memoria il contenuto della dichiarazione in modo tale che tutti i componenti il nucleo familiare possano richiedere prestazioni sociali agevolate sulla base della Dsu originaria, senza dover ripetere la dichiarazione più volte per avere la nuova attestazione.Antonela Donati,repubblica
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