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Calabria, percolato dalla discarica di Celico
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Percolato che fuoriesce e finisce nei torrenti utilizzati per irrigare i campi. Un terribile olezzo sopportato dai cittadini costretti a vivere barricati in casa. Tumori in aumento.”Sono quindici anni che mangiamo questi veleni”, denuncia Francesco Noto, del Comitato ambientale presilano che chiede da mesi la bonifica della discarica di Celico (Provincia di Cosenza) sottoposta, invece, solo a una messa in sicurezza. E intanto, i camion che trasportano i rifiuti solidi urbani continuano riversare l’immondizia nella nuova discarica nata accanto a quella che, nel marzo scorso, ha provocato violente proteste e cariche della polizia contro i cittadini che avevano bloccato la strada. “Chiediamo che venga fatta una bonifica e non la messa in sicurezza della discarica perché non serve nulla”, aggiunge Italo Romano, altro componente del Comitato. Mentre il recente rapporto dell’Anci e Conai sulla raccolta differenziata e sul riciclo certifica che i progressi dell’Italia in questo settore, l’emergenza rifiuti in Calabria dura da 17 anni con un costo di circa un milione di euro. Rincara la dose il senatore Nicola Morra del Movimento Cinque Stelle: “Questo è l’esempio di come la legge possa essere, se non infranta, comunque elusa, per volontà di una politica corrotta. Poi c’è il problema sanitario: non abbiamo ancora il registro dei tumori”. Lucio Musolino |
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