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Rifiuti, il garante degli scioperi all’Ama: "Mancata raccolta lede diritti romani". Marino: "E’ ora di cambiare"
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Strade piene di rifiuti, cassonetti traboccanti, raccolta latente. Della crisi dell’azienda capitolina che si occupa dello smaltimento dell’immondizia si sono accorti anche a piazza del Gesù. Il presidente dell’Autorità di garanzia per gli scioperi, Roberto Alesse, ha comunicato al sindaco di Roma, Ignazio Marino, di aver scritto ai vertici di Ama Roma Spa, chiedendo di essere informato urgentemente sulla questione relativa al servizio di smaltimento dei rifiuti urbani nella città di Roma. ’’L’Autorità riceve, da diversi mesi, numerose lamentele da parte dei cittadini utenti, che denunciano lo stato di crisi in cui versa il servizio di smaltimento dei rifiuti urbani nella città di Roma (soprattutto con riferimento ad alcuni quartieri della Capitale) - si legge nella lettera inviata al Presidente e Amministratore Delegato Daniele Fortini - Alla luce delle competenze istituzionali che ci derivano espressamente dalla legge n. 146 del 1990, e successive modificazioni, La invito, pertanto, a fornire, con cortese urgenza, adeguate informazioni in ordine ad eventuali situazioni conflittuali che si manifestano all’interno dell’Azienda, dalle quali possa scaturire, in qualche modo, il danno all’utenza, in un settore, peraltro, particolarmente delicato, in quanto riconducibile alla salvaguardia dei diritti fondamentali delle persone’’. E a distanza, a margine della tappa in Iv municipio del camper "Lo dico al sindaco", Marino interviene: "Sono molto stanco e arrabbiato della situazione dei rifiuti. È vero che abbiamo chiuso la discarica di Malagrotta ma adesso Ama deve funzionare meglio. Abbiamo un 18% di assenteismo che è inaccettabile, così come è inaccettabile che i dirigenti non controllino i dipendenti. Credo sia venuto il momento di far saltare qualche testa".
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