Proroga ospedali psichiatrici giudiziari, Napolitano firma con "estremo rammarico"
 











Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha diffuso una nota per comunicare il "rammarico" con cui ha accompagnato la sua firma in calce alla proroga urgente della norma sugli ospedali psichiatrici giudiziari. Atto a cui è stato costretto dall’incapacità delle Regioni di dare "attuazione concreta a quella norma ispirata a elementari criteri di civiltà e di rispetto della dignità di persone deboli". Nello stesso tempo, il capo dello Stato esprime "sollievo" per gli interventi previsti nel decreto legge contro nuovi slittamenti.
"Ho firmato con estremo rammarico il decreto legge di proroga urgente della norma del dicembre 2011 relativa agli ospedali psichiatrici giudiziari - si legge nella nota di Napolitano -. Con rammarico per non essere state in grado le Regioni di dare attuazione concreta a quella norma ispirata a elementari criteri di civiltà e di rispetto della dignità di persone deboli".
"Ho accolto con sollievo - aggiunge il
capo dello Stato - interventi previsti nel decreto legge di ieri per evitare ulteriori slittamenti e inadempienze, nonché per mantenere il ricovero in ospedale giudiziario soltanto quando non sia possibile assicurare altrimenti cure adeguate alla persona internata e ’fare fronte alla sua pericolosità sociale’".
Il decreto legge 22 dicembre 2011, successivamente convertito in legge 17 febbraio 2012, fu adottata dopo un’indagine parlamentare che accertò le condizioni di estremo degrado degli istituti e la generalizzata carenza di quegli interventi di cura che avevano motivato l’internamento.
La legge prevede che le misure di sicurezza del ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario, e dell’assegnazione a casa di cura e custodia, sono eseguite esclusivamente all’interno delle strutture i cui requisiti sono stabiliti con decreto emanato dal ministro della Salute, adottato di concerto con il ministro della Giustizia, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato,
le Regioni e le Province autonome.
All’art. 3-ter il decreto disponeva la chiusura delle strutture per la data del 31 marzo 2013. Il 17 gennaio 2012 la Commissione Giustizia del Senato aveva approvato all’unanimità la chiusura definitiva degli ospedali psichiatrici giudiziari entro il 31 marzo 2013. Con il decreto legge del 25 marzo 2013, il termine per la chiusura era stata già prorogata al 1 aprile 2014.